di Matilde de Pellegrin
SLOVENIA CON AMORE
Una serata di Dicembre a Palazzo Ferrajoli a Roma . Come si fà a rinunciare ad un invito cosi' gradito .
 ANDREJA LAJH   l'organizzatrice  della  serata  è  a  Roma  a  presentare  la  cultura  enogastronomica  della  sua  terra  la  Slovenia , in  una  cornice  molto apprezzabile con  il supporto dell' Ambasciata della Reppublica Slovenia a Roma e  dell' Ufficio del turismo Sloveno a Milano.
. Molti i presenti , anche se la serata è aperta solo agli addetti del settore ed agli appassionati , impiega poco a trasformarsi in un piacevole salotto dove ci si scambiano opinioni ed emozioni sui vini . Sono cinque le aziende che presentano i loro vini , portando l'espressione di un territorio dove il Pinot Noir, la Ribolla la fanno da padrone , ma anche vitigni internazionali chardonnay e il sauvignon trovano buon habitat.
. Molti i presenti , anche se la serata è aperta solo agli addetti del settore ed agli appassionati , impiega poco a trasformarsi in un piacevole salotto dove ci si scambiano opinioni ed emozioni sui vini . Sono cinque le aziende che presentano i loro vini , portando l'espressione di un territorio dove il Pinot Noir, la Ribolla la fanno da padrone , ma anche vitigni internazionali chardonnay e il sauvignon trovano buon habitat.
| Le etichette di Nicholas Gee | 
Nicholas Gee  è il  produttore  di  queste  bottiglie  dalle  attraenti  perchè insolite  etichette e la  sua  azienda  HEAPS GOOD  WINE  COMPANY  di  Podplast , potremmo  definirlo un avventuriero in  terra  slovena  lui  che  dalla   New  Zeland   ha  deciso  di   trasferirsi  qui  per  coltivare   viti .
Da Sanctum invece  che  come  molti  dei  vignaioli  Sloveni  propone  formati  magnum ,    provo un  Chardonnay 2011 in purezza  dai  sentori molto freschi   di frutta  tropicale  e  con  una  discreta  persistenza, un  Traminer  2011  dai tipici   sentori  di un  vitigno aromatico :  rosa ,  floreale ,  e  vegetale ,  con una bocca sapida e  di  mandorla  amora  bel " corpo " alcolico   ( 14%  )       Per ul timo  provo il  Pinot  noir un  2009   dal  bel  naso  persistente    di   ciliegie  mature e  frutti  di  bosco ,  mi  riserva un  buona  mordezza  e delle   sensazioni  caloriche ,  eleganza .  
| Marjan SIMCIC | 
Marjan SIMCIC  con la  sua  azienda  a  Dobrovo ,  mi  regala    due  tipi  di  Ribolla  una  più giovane  ,  che fermenta in   acciao , ed una  più matura  che  matura  in  botti di rovere. Non ne   rimango  particolarmente colpita   ,  ma in  compenso il  suo  Pinot  nero  proveniente  da  vigne  di  diverse  età  ,  ha  una  buona  espressività ,  una  complessità che  mi  piace  .    Marjan  poi  molto  carinamente  a  fine  serata  ci  apre  una  magnum  di  pinot   (  riserva  ) ,  che  mi lascia  veramente  affascinata .  Sono  vigne di  54  anni  e  come  tutti  i  vini di  grande  complessita   per  vetustà di  vigna ,  anche  per  ringraziare  Marjan  del  suo  gesto  ,  un  applauso  è  veramente  dovuto a  questo  punto . 
Da  MOVIA   anche  essi  di  Dobrovo   troviamo a  proporci i   vini le  figlie  del  produttore  . La  storica  azienda di magnum  di  "  Grande  vino  bianco  " e    Grande  vino Rosso" ha anche una  versione  spumantizzata    .   Un pinot noir    metodo  classico ,  che  mi spiegava la  produttrice  ha in  se un segreto  che per  loro  non  consiste  come  per tutti i  produttori  di  bollicine  nel liqueur  d'expedition   (  che  eventualmente  si  aggiunge  ),  ma  nei  tipi  di  lieviti  usati   che  si aggiungono  ,  con  sostanze  minerali e con  lo  zucchero  desiderata   (  liquer  de tirage ). 
  Il  degorgement  per  eliminare la bidule   formatasi  nel  collo  della  bottiglia , ricca  di  fecce  e  lieliti  esau sti  viene  fatta  davanti a  noi  capovolgendo  la  bottiglia   dentro una  glasset   con  dell'acqua all'interno . 
| MOVIA WINE | 
| Remouage in acqua | 
 I  vini  sono  accompagnati  da  finger  food  , piccoli  assaggi  di gastronomia   che  propongono  tre  chef   due  Sloveni, ed uno italiano : ANA  ROS,  URUS FAKUC e SIGISMONDO GAETANI . 
 Ho  provato   i  loro  piccoli  assaggi di polenta  alla  ricotta  fermentata  , il  loro  ottimo  coniglio ,  i  loro  truffle di  formaggio e tartufo. 
  Con  ANA che la  serata  precedente,   si  era   "  sfidata "  un  duello  culinario  con   la  chef  romana  Cristina  Bowerman  del  Hostaria  Glass,   in  un menù a  4  mani ,   mi sono intrattenuta  a  parlare  delle  sue  esperienze  internazionali ,   che  la portano  in  giro  per il  mondo  a  fare   conoscere la  gastronomia  del  suo  paese  con molto  entusiasmo ,  con  professionalità  ed un  indiscuttibile  eclettismo .  Per  lei  il  rispetto  delle  materie  prime  è  religione  ed i  suoi  occhi  si  illuminano  nel  descrivermi il  suo  lavoro .
| ANA ROS | 
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